L’UE revocherà le restrizioni all’importazione post-Fukushima di prodotti alimentari giapponesi
L’Unione Europea è pronta a revocare le rimanenti restrizioni sulle importazioni di prodotti alimentari giapponesi imposte in seguito al disastro della centrale nucleare di Fukushima nel 2011, ha detto giovedì una fonte diplomatica.
Un annuncio è atteso forse per la fine di luglio, aprendo la strada all'eliminazione dell'obbligo di certificati di test sulle radiazioni per frutti di mare e funghi da 10 prefetture, inclusa Fukushima.
Il ministro dell'Agricoltura giapponese Tetsuro Nomura ha dichiarato venerdì a Tokyo di essere "consapevole dei progressi positivi" sulla questione e che lunedì prossimo incontrerà il commissario europeo per l'Agricoltura Janusz Wojciechowski.
Si prevede che Nomura ribadisca la richiesta del Giappone di eliminare le misure.
A quanto pare l’UE ha deciso che le restrizioni non sono più necessarie sulla base del monitoraggio delle radiazioni. La questione dovrebbe essere discussa anche quando il primo ministro giapponese Fumio Kishida visiterà Bruxelles a luglio per un vertice Giappone-UE.
Permangono restrizioni sulle importazioni di prodotti alimentari giapponesi in paesi come la Corea del Sud e la Cina, che hanno anche espresso preoccupazione per il piano del Giappone di rilasciare acqua radioattiva trattata dal complesso nucleare danneggiato nel mare di Fukushima Daiichi come parte degli sforzi di pulizia in corso del sito.
Un portavoce della Commissione europea, pur rifiutandosi di confermare ufficialmente la potenziale rimozione delle restrizioni all’importazione di prodotti alimentari giapponesi da parte dell’UE, ha affermato che la sicurezza alimentare è “una priorità cruciale” per i 27 paesi del blocco ed è il motivo per cui sono state imposte le “condizioni speciali”. l'incidente di Fukushima.
Ha anche detto a Kyodo News: "Le misure dell'UE vengono regolarmente discusse e, se necessario, modificate per tenere conto dei recenti sviluppi e dei nuovi dati scientifici".
L’UE è stata una delle numerose economie di tutto il mondo a imporre restrizioni sulle importazioni di prodotti alimentari giapponesi, temendo una potenziale contaminazione da radiazioni in seguito all’incidente di Fukushima, il peggior disastro nucleare mondiale dalla crisi di Chernobyl nel 1986.
Ad un certo punto il numero di paesi e regioni con tali restrizioni è salito a 55, ma da allora molti hanno deciso di eliminare le misure.
Gli Stati Uniti hanno revocato tutte le restrizioni post-Fukushima sulle importazioni di prodotti alimentari dal Giappone nel settembre 2021. L’UE ha gradualmente allentato le restrizioni, inclusa la rimozione dell’obbligo dei certificati di origine per i funghi coltivati nell’ottobre 2021.