Okinawa celebra l'80° anniversario della fine della battaglia terrestre della seconda guerra mondiale

Okinawa celebra l'80° anniversario della fine della battaglia terrestre della seconda guerra mondiale

Lunedì a Okinawa si è celebrato l'80° anniversario della fine della feroce battaglia terrestre della Seconda Guerra Mondiale tra Giappone e Stati Uniti, in cui persero la vita oltre 200 tra militari e residenti.

Il Primo Ministro Shigeru Ishiba e il Governatore di Okinawa Denny Tamaki hanno partecipato a una cerimonia al Parco del Memoriale della Pace di Itoman, dove si è combattuta la fase finale della battaglia. Altri 342 nomi sono stati aggiunti all'elenco dei caduti incisi sui monumenti, portando il totale a 242.

La battaglia di Okinawa, che si svolse da marzo a giugno del 1945 nella prefettura dell'isola meridionale del Giappone, ebbe un impatto devastante sulla popolazione locale: un abitante su quattro perse la vita.

Dopo la sconfitta del Giappone, Okinawa rimase sotto l'amministrazione americana fino al 1972 e continua a ospitare la maggior parte delle forze armate americane in Giappone.

Il sentimento anti-base è radicato a causa del rumore, dell'inquinamento e dei crimini commessi dai militari statunitensi; di recente sono stati scoperti una serie di presunti casi di violenza sessuale che hanno alimentato la rabbia tra i residenti locali.

Negli ultimi anni il Giappone ha rafforzato le sue capacità difensive nella prefettura, mentre aumentano le tensioni con la Cina riguardo a Taiwan e alle vicine isole Senkaku, un gruppo di isolotti disabitati controllati da Tokyo e rivendicati da Pechino, che li chiama Diaoyu.

La mossa ha suscitato la preoccupazione degli abitanti di Okinawa, che temono che le loro isole possano tornare a essere la prima linea del conflitto.

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