Secondo un sondaggio, oltre il 60% dei residenti di Noto colpiti dal terremoto vedono una scarsa ripresa

Secondo un sondaggio, oltre il 60% dei residenti di Noto colpiti dal terremoto vedono una scarsa ripresa

Oltre il 60% delle persone colpite dal potente terremoto che ha colpito il Giappone centrale il 1° gennaio ritiene che siano stati fatti pochi progressi nella ricostruzione e nella costruzione, secondo un sondaggio di Kyodo News mostrato domenica.

Il questionario, condotto tra 155 residenti di sei comuni duramente colpiti nella prefettura di Ishikawa, nella penisola di Noto, evidenzia la lentezza della ricostruzione e le crescenti preoccupazioni per il calo dell’attenzione prestata alle aree duramente colpite in prossimità del primo anniversario della crisi terremoto.

Per quanto riguarda i progressi nella ripresa e nella ricostruzione, il 18% degli intervistati ha affermato di aver “appena fatto progressi”, mentre il 45% ha affermato di aver “non fatto molti progressi”. Al contrario, il 5% ritiene che le cose stiano “progredendo senza intoppi” e il 32% ha affermato che le cose hanno “progredito in qualche modo”.

Alla domanda sulle sfide che devono affrontare le regioni colpite dal disastro, consentendo fino a tre risposte, la risposta più comune è stata il declino della popolazione al 57%, seguita dai problemi abitativi al 38% e dal ripristino delle infrastrutture al 32%.

Molti intervistati hanno affermato di ritenere che il declino della popolazione, già un problema prima del terremoto del 1° gennaio, fosse accelerato dopo il terremoto, mentre altri hanno sottolineato ritardi nelle riparazioni delle strade danneggiate e nella demolizione delle case crollate.

Si ritiene che il terremoto di magnitudo 7,6 abbia ucciso 489 persone nelle prefetture di Ishikawa, Niigata e Toyama, provocando il crollo di molte case. A Wajima, nella prefettura di Ishikawa, un mercato storico è stato distrutto da un incendio.

Un uomo ottantenne di Suzu, cittadina sulla punta della penisola di Noto, ha espresso preoccupazione per l'onere finanziario della ricostruzione della sua casa, nonostante il suo desiderio di farlo.

Al contrario, alcuni residenti hanno citato il completamento degli alloggi temporanei e la riapertura delle attività commerciali come segnali di ripresa.

Sebbene la penisola sia stata colpita anche da forti piogge a settembre, il 61% degli intervistati ha affermato che l’interesse del pubblico per le aree disastrate è diminuito. Alcuni hanno notato una diminuzione del sostegno da parte dei volontari e dei comuni al di fuori delle aree colpite.

L'indagine è stata condotta attraverso interviste e questionari faccia a faccia dal 3 all'8 dicembre, rivolgendosi ai residenti di Anamizu, Nanao, Shika, Suzu, Wajima e Noto City.

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