Il Giappone ha forze armate?

Il Giappone ha forze armate?

L'articolo 9 della Costituzione, che il primo ministro Abe vuole rivedere, prevede che il Giappone non abbia diritto ad alcuna forza armata, terrestre, marittima o aerea. Tuttavia, a partire dalla guerra di Corea, e sotto la pressione degli Stati Uniti, nel 1952 il paese si dotò gradualmente di forze di sicurezza, che nel 1954 divennero le FAD (forze di autodifesa).Forze di autodifesa, jieitai).

Per molto tempo il Giappone ha insistito sul ruolo “civile” delle FAD, soprattutto in termini di protezione in caso di catastrofe naturale, minimizzandone la dimensione strettamente militare. Inizialmente limitato alla rigorosa difesa del territorio giapponese – la missione del FAD consisteva nel “resistere” in attesa dell’intervento degli Stati Uniti in uno scenario che prevedeva un’offensiva sovietica verso l’Hokkaido – il ruolo del FAD si è progressivamente ampliato per tenere conto degli sviluppi nel mondo post-Guerra Fredda. Simbolicamente, dal 2007, il Parlamento ha elevato l’Agenzia di Autodifesa al rango di “Ministero della Difesa”.

Dal 1992 e con l'adozione della legge PKO (Peace Keeping Operations) con una prima missione in Cambogia, la FAD può intervenire fuori dal territorio giapponese, ma solo per partecipare ad operazioni di peacekeeping. Le forze giapponesi che collaborano a queste operazioni hanno un'azione essenzialmente logistica e di controllo. Nonostante le leggi sulla difesa adottate nel 2015, la loro capacità di azione collettiva rimane limitata, soprattutto nelle zone di combattimento.

Tokyo, però, ha notevolmente rafforzato la sua presenza esterna aumentando le esercitazioni e i pattugliamenti congiunti, anche in aree controverse come il Mar Cinese Meridionale. Il Giappone contribuisce alle operazioni antipirateria nello Stretto di Aden, con due cacciatorpediniere permanentemente presenti nella zona e aerei di osservazione marittima con base a Gibuti. Nel 2011, il Paese ha creato la sua prima base all’estero a Gibuti, con 180 uomini di stanza permanentemente.

Oltre alle Forze di Autodifesa, l'arcipelago dispone anche di una grande forza di guardia costiera, istituita nel 1948, che contribuisce alla sorveglianza e alla sicurezza delle acque territoriali e della zona economica esclusiva del Giappone. Queste truppe sono mobilitate in prima linea nel Mar Cinese Orientale di fronte alle intrusioni cinesi che continuano nell’arcipelago Senkaku dal 2012.1.


1. Céline Pajon, “La guardia costiera giapponese e le forze di autodifesa marittima nel Mar Cinese Orientale. Può un sistema in bianco e nero adattarsi a una realtà della zona grigia? ", Il Bollettino nazionale della ricerca asiatica, no 23 gennaio 2017.