Le preoccupazioni per la sicurezza sono "separate" dai dazi statunitensi: il ministro della Difesa giapponese
Il ministro della Difesa, generale Nakatani, ha affermato che i problemi di sicurezza con gli Stati Uniti di venerdì sono "questioni distinte" dai dazi più elevati del presidente Donald Trump, nell'ambito dei quali i costi della difesa del Giappone potrebbero essere oggetto di futuri colloqui commerciali.
Nakatani ha inoltre dichiarato in una conferenza stampa di non avere intenzione di recarsi negli Stati Uniti per partecipare ai colloqui sui dazi doganali dopo il primo round svoltosi mercoledì a Washington tra il ministro giapponese per la rivitalizzazione economica Ryosei Akazawa e il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent.
Prima dell'incontro, Trump aveva scritto in un post sui social media che i delegati giapponesi sarebbero venuti per discutere dei dazi e "del costo del supporto militare". Ha anche preso la sorprendente decisione di intervenire nei colloqui.
Secondo una fonte governativa giapponese, Trump ha espresso insoddisfazione per l'accordo di sicurezza tra Giappone e Stati Uniti ad Akazawa durante l'incontro, a cui hanno partecipato anche il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick e il Rappresentante per il Commercio Jamieson Greer.
Trump ha ripetutamente definito "unilaterale" il trattato di sicurezza in vigore da decenni e i funzionari giapponesi temono che Washington possa spingere Tokyo ad aumentare la spesa per la difesa e ridurre ulteriormente i costi per ospitare le forze statunitensi di stanza in Giappone.