La reazione locale ai cacciatori di foto del Monte Fuji sta causando grandi rimpianti

La reazione locale ai cacciatori di foto del Monte Fuji sta causando grandi rimpianti

La decisione di un'amministrazione locale di promuovere un ponte come luogo ideale per una foto del Monte Fuji da immortalare su Instagram si è ritorta contro di lui, scatenando le proteste dei residenti per i disagi causati da persone in cerca dell'occasione della vita.

Il luogo noto come "Mt. Fuji Dream Bridge" a Fuji, nella prefettura di Shizuoka, è stato concepito come un'attrazione turistica che avrebbe rappresentato una manna per la regione. Invece, ha accolto le lamentele dei residenti sui parcheggi illegali e sul rumore eccessivo.

In una limpida giornata di aprile, più di 50 persone si sono messe in fila per scattare foto su una scalinata diventata virale perché sembrava portare direttamente in cima alla montagna di 3 metri, la più alta del Giappone.

Zhu Yihao, un visitatore proveniente da Shanghai, Cina, ha detto che sperava di riuscire a scattare lì delle foto "bellissime e uniche".

Costruito nel 2016 per collegare due importanti strade pubbliche, il ponte ora attrae circa 1 persone in alcuni giorni.

Il sito web dell'amministrazione cittadina incoraggia i visitatori a condividere sui social media le foto scattate in loco, ma allo stesso tempo li invita a scattarle in silenzio. Ha inoltre affisso in tutta la zona cartelli di avvertimento per i turisti in diverse lingue e offre un parcheggio gratuito.

Ma questi sforzi si sono rivelati inefficaci, poiché sono continuati i parcheggi abusivi e l'ingresso abusivo in proprietà private in una vicina area residenziale, spingendo i residenti locali ad affiggere cartelli per avvertire i visitatori.

"È davvero fastidioso perché la mattina i viaggiatori parlano ad alta voce", si è lamentata una donna del posto, mentre un'altra si chiedeva se ci fosse un solo residente che pensasse che valesse la pena visitare quell'attrazione turistica.

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Un problema simile ha afflitto un altro famoso luogo fotografico del Monte Fuji, nella vicina prefettura di Yamanashi, dove sono state temporaneamente erette delle recinzioni di fronte a un minimarket per impedire ai turisti di attraversare fuori dalle strisce pedonali nel tentativo di catturare immagini dell'iconica montagna sovrastante.

Yoshihiro Sataki, professore di turismo alla Josai International University, ha criticato la risposta della città definendola insufficiente, affermando: "È compito del governo locale dare priorità alla vita dei residenti e sollecitare la moderazione dei turisti". »

Sataki ha aggiunto che il governo centrale, che promuove il turismo in entrata come pilastro fondamentale della crescita economica, deve fornire sostegno finanziario e di altro tipo alle autorità locali per affrontare tali sfide, sottolineando che il sovraffollamento turistico sta diventando un problema significativo per coloro che vivono in luoghi che sono diventati grandi attrazioni.

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