Che peso hanno le relazioni economiche franco-giapponesi?

Che peso hanno le relazioni economiche franco-giapponesi?

La relazione economica franco-giapponese è complessa. A prima vista sembrerebbe che i due paesi abbiano molto da offrirsi a vicenda. La Francia ha un’economia forte e il Giappone ha una grande competenza tecnologica. Tuttavia, se scaviamo un po’ più a fondo, vediamo che sono in gioco questioni complesse.

Il Giappone è ancora, nonostante il peso globale della Cina, un importante partner economico per la Francia. Rappresenta il 3% delle importazioni francesi provenienti da paesi terzi e il 3,3% delle sue esportazioni.

Per quanto riguarda le esportazioni extra-UE verso il Giappone, la Francia è al terzo posto dietro Germania e Gran Bretagna. L’arcipelago resta il primo investitore asiatico in Francia, con un importo di 16 miliardi di dollari nel 2017, e esempi di particolare successo come lo stabilimento Toyota di Valenciennes. In Francia si stabiliscono quasi 500 imprese giapponesi, che creano 74 posti di lavoro. Ma la Francia è anche un grande investitore in Giappone con progetti importanti come l’acquisizione dell’aeroporto del Kansai da parte della società Vinci nel 000. Rappresenta il 2017% del totale degli investimenti europei nel paese.

La firma dell’accordo di libero scambio UE-Giappone contribuirà ad aumentarli rapporti economici, anche se l’importo totale rimane ben al di sotto del commercio con la Cina. Tuttavia, mentre l'economia cinese rallenta e crescono le domande sulla sostenibilità e sulla qualità degli scambi con la Repubblica popolare cinese (RPC), l'immagine del Giappone è al contrario positiva. L'acquisto di una flotta di Airbus da parte della compagnia ANA ha inoltre permesso alla Francia e all'Europa di affermarsi in un mercato a lungo riservato ai fornitori americani. In entrambi i paesi, il concetto di qualità e competenza, in particolare nei settori del lusso o agroalimentare, contribuisce alla solidità delle partnership.

Tuttavia, in alcuni settori come quello delle alte tecnologie, al confine tra civile e militare, si registrano progressi concreti, nonostante la firma di un accordo di acquisizione e servizi incrociati (Acsa) sulla cooperazione in termini di tecnologia militare nel 2018. reso più difficile dai vincoli strategici che impongono al Giappone di soddisfare per primo, in questi settori, un alleato americano che – soprattutto dopo l’elezione di Donald Trump – misura l’impegno degli Stati Uniti alla luce di offerte possibile.