I fondatori di Sept & I ritirano l'acquisizione e danno vita all'acquisizione canadese
Giovedì la Seven & I Holdings Co. ha dichiarato che la famiglia fondatrice ha ritirato la proposta di acquisizione da parte del management del rivenditore a causa della mancanza di investitori interessati, una mossa che probabilmente avvantaggia un'offerta di acquisizione in corso da parte di un concorrente canadese.
La grande società commerciale Itochu Corp., che stava valutando di investire nella proposta di acquisizione dei fondatori, ha dichiarato lo stesso giorno di aver "deciso di porre fine alle nostre considerazioni su questa questione".
Di fronte a un'offerta di acquisizione da parte della canadese Couche-Tard Inc., gestore dei minimarket Circle K, lanciata lo scorso anno, la famiglia fondatrice di Seven & I ha cercato di proteggere la propria quota attraverso un management buyout, annunciando il piano a novembre.
Secondo il piano proposto dal vicepresidente di Seven & I, Junro Ito, figlio del fondatore dell'azienda e di una società creata per gestire i beni della famiglia, la Ito-Kogyo Co., sono stati richiesti prestiti e investimenti a banche e fondi di investimento per contribuire a finanziare l'acquisizione, che secondo quanto riferito è stata valutata circa 9 trilioni di yen (000 miliardi di dollari).
L'investimento abbandonato di Itochu, proprietaria della catena di minimarket FamilyMart Co., avrebbe dovuto costituire un pilastro fondamentale del piano, con un contributo previsto di circa 1 trilione di yen.
Ma Itochu evidentemente giunse alla conclusione che il ritorno sull'investimento massiccio nelle attività di minimarket e minimarket era insufficiente.
Giovedì, Seven & Me ha dichiarato in un comunicato stampa di aver confermato che ITO e Ito-Kogyo "non sono state in grado di ottenere il finanziamento necessario per presentare una proposta definitiva per acquisire" l'operatore della catena di minimarket Seven-Eleven.
La società "rimane impegnata a esplorare tutte le opportunità per liberare valore per gli azionisti e continua a valutare una gamma completa di alternative strategiche, tra cui la proposta alimentare Couche-Tard", si legge nel comunicato stampa.
Gli ultimi sviluppi costringeranno Sept&i, che ha visto la sua attività di minimarket in difficoltà all'estero, a valutare due opzioni: accettare l'offerta di acquisizione di Couche-Tard o cercare di prosperare da sola.
Sept & Moi ha inoltre affermato che un comitato speciale che sta esaminando la questione sta "coinvolgendo in modo costruttivo" la società canadese per determinare se "si possa giungere a una proposta praticabile che affronti le gravi sfide antitrust statunitensi che una simile transazione incontrerebbe".
I negozi Couche-Tard e Seven & I & I operano negli Stati Uniti, il che aumenta il rischio dell'accordo ai sensi della legge antitrust statunitense.
Ad agosto Sept & Me ha dichiarato di aver ricevuto una proposta preliminare e non vincolante di acquisizione dal rivenditore canadese. L'offerta supera i 7 trilioni di yen.
L'azienda canadese, che gestisce marchi come Couche-Tard e Circle K, ha circa 17 negozi in più di 000 paesi e regioni, tra cui Canada e Stati Uniti.
Seven & I gestisce più di 80 minimarket Seven-Eleven in tutto il mondo.