Solo 1 genitore giapponese su 3 afferma di volere un secondo figlio
Secondo un recente sondaggio condotto dalla Meiji Yasuda Life Insurance Co., un numero crescente di genitori giapponesi è restio ad avere un secondo figlio: solo un terzo degli intervistati ha espresso il desiderio di farlo.
Si tratta del dato più basso da quando l'azienda ha iniziato a monitorare il trend nel 2018, con un calo di oltre 20 punti percentuali rispetto a cinque anni fa.
Il sondaggio, pubblicato il 30 settembre, ha raccolto le risposte di 1.100 genitori di bambini di età pari o inferiore a 6 anni.
Tra coloro che hanno un figlio, solo il 33% ne desidera un altro, in calo di 3 punti percentuali rispetto all'anno precedente e in netto calo rispetto al picco del 57% registrato nel 2020.
Il 50% degli intervistati ha indicato l'età come un ostacolo importante all'allargamento delle famiglie, seguito dalle preoccupazioni relative al reddito futuro (46%) e dall'elevato costo della vita (35%).
Tuttavia, il desiderio di avere un secondo figlio è salito al 70 percento quando è stato chiesto agli intervistati se avrebbero riconsiderato la loro decisione se le loro circostanze finanziarie o professionali fossero migliorate.
Dall'indagine è emerso che il 36 percento sarebbe più disposto ad avere un altro figlio se il proprio reddito aumentasse, mentre il 31 percento ha indicato redditi più elevati per il coniuge.
Anche le modalità di lavoro flessibili sono considerate essenziali: il 22% desidera maggiore flessibilità per sé e il 19% per il partner.
Il costo mensile per crescere un figlio rimane elevato, attestandosi in media a 41.162 yen (273 dollari), con solo un leggero calo rispetto all'anno precedente.
Kazutaka Maeda del Meiji Yasuda Research Institute Inc. ha sottolineato la necessità di salari più alti, orari di lavoro più brevi e misure governative più severe per combattere l'inflazione.
Ha sottolineato la necessità di migliorare l'accesso ai servizi di assistenza all'infanzia, come le babysitter.
Ha inoltre chiesto reti di supporto più solide per aiutare i genitori a sentirsi meno isolati, definendo tali misure "essenziali per superare gli ostacoli all'avere un secondo figlio".

