Tre prefetture giapponesi intensificano gli sforzi per proteggere i lavoratori dei servizi

Tre prefetture giapponesi intensificano gli sforzi per proteggere i lavoratori dei servizi

Martedì sono state introdotte nuove norme volte a proteggere i lavoratori dei servizi da clienti abusivi a Tokyo e in altre due prefetture, poiché un numero sempre maggiore di dipendenti ha lasciato il posto di lavoro o ha lamentato angoscia mentale a causa di abusi sul posto di lavoro.

Le ordinanze, entrate in vigore nella capitale giapponese, Hokkaido, e nella prefettura di Gunma, mettono in guardia i clienti dal tenere "comportamenti estremamente inquietanti che danneggino l'ambiente di lavoro", ma non impongono sanzioni per le violazioni.

Le norme raccomandano inoltre alle aziende di riconoscere il diritto dei clienti a presentare reclami sui servizi ricevuti, poiché un feedback legittimo può migliorare i risultati per tutti.

La mossa dei governi locali arriva in un momento in cui il governo giapponese intende rivedere le leggi sul lavoro per obbligare le aziende ad adottare misure di protezione contro comportamenti autoritari o abusivi da parte dei clienti o del pubblico.

Oltre alle tre prefetture, anche Aichi e MIE intendono introdurre le norme, mentre altre cinque prefetture stanno valutando misure simili contro "Kasu-Hara", termine gergale giapponese che indica le molestie ai danni dei clienti, secondo una recente indagine di Kyodo News.

Negli ultimi decenni si è diffusa l'espressione che definisce i clienti come "dei", dato il loro potere percepito sui lavoratori dei servizi.

Tra gli esempi di comportamento abusivo identificati come esempi della campagna rientrano l'uso di un linguaggio scurrile, minacce e richieste eccessive da parte dei clienti, nonché l'incolpare ingiustamente i lavoratori per i problemi riscontrati nei prodotti o nei servizi.