Il premio Nobel cinese è stato processato per aver "abbellito" i soldati giapponesi in tempo di guerra
Un sedicente blogger cinese patriottico ha citato in giudizio il romanziere premio Nobel Mo Yan per aver abbellito i soldati dell'esercito imperiale giapponese e insultato Mao Zedong, il fondatore della Cina moderna, secondo il suo post sui social media.
Nella denuncia depositata il 20 febbraio e presentata al tribunale di Pechino, il blogger chiede a Mo di scusarsi con il grande pubblico e di pagare 1,5 miliardi di yuan (209 milioni di dollari) di danni, l'equivalente di "uno yuan per cittadino cinese". Inoltre, richiede la rimozione dei libri di Mo dagli scaffali.
La corte non ha ancora accolto la denuncia.
Mo Yan, il primo autore cinese a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 2012, è noto per il suo romanzo “Hong gaoliang jiazu” (Sorgo rosso). La storia descrive la cultura dei banditi, l'occupazione giapponese e le difficoltà affrontate dai poveri lavoratori agricoli in Cina.
Il film del regista Zhang Yimou basato sul romanzo ha vinto l'Orso d'Oro al Festival Internazionale del Cinema di Berlino del 1988.
Il blogger ha affermato che i libri di Mo "abbellivano" i soldati giapponesi, "distorcevano" la storia di un esercito sotto il comando del Partito comunista cinese e "ingannavano" Mao e gli eroi e martiri del paese.
Hu Xijin, ex redattore capo del Global Times, un tabloid affiliato al Partito Comunista, ha difeso Mo, dicendo che la causa era uno "scherzo" volto ad attirare l'attenzione online.