Un organismo delle Nazioni Unite condurrà di persona una revisione delle politiche di genere del Giappone in ottobre.

Un organismo delle Nazioni Unite condurrà di persona una revisione delle politiche di genere del Giappone in ottobre.

Un organismo di vigilanza dei diritti umani delle Nazioni Unite condurrà una revisione di persona delle politiche di uguaglianza di genere del Giappone in ottobre, la prima dal 2016, e potrebbe nuovamente esortarlo a riconsiderare l'obbligo per le coppie sposate di condividere un cognome, ha detto una fonte vicina alla questione. Domenica.

Il Comitato per l'eliminazione della discriminazione contro le donne ha affermato che la legge che impone alle coppie giapponesi sposate di avere lo stesso cognome discrimina le donne perché la stragrande maggioranza di loro adotta tradizionalmente il nome del marito.

A seguito della revisione di persona prevista per il 17 ottobre a Ginevra, il comitato dovrebbe pubblicare le sue osservazioni conclusive sul Giappone.

Sebbene l’obbligo di condividere un cognome sia raro in tutto il mondo, secondo il governo il Giappone lo impone ai sensi del codice civile del 1896.

La questione ha recentemente suscitato un rinnovato dibattito nel paese, con la Federazione delle imprese giapponesi che ha proposto a giugno che il governo introduca un sistema di cognomi separati facoltativi per le coppie sposate, affermando che costringere le donne a utilizzare lo stesso cognome ostacola la loro partecipazione attiva al mercato del lavoro. .

Ma alcuni deputati del Partito Liberal Democratico al potere si oppongono a un cambiamento del sistema perché amano i valori familiari tradizionali e vedono il concetto di matrimonio come un accordo che coinvolge le famiglie piuttosto che gli individui.

L’organismo delle Nazioni Unite aveva precedentemente raccomandato al Giappone di modificare il codice civile relativo all’obbligo del cognome nel 2003, 2009 e 2016. Sebbene queste raccomandazioni non siano giuridicamente vincolanti, gli Stati membri sono tenuti a seguirle.

In previsione della revisione, il governo giapponese ha presentato un rapporto all'organismo, affermando che condurrà una "riflessione più approfondita" sul sistema attuale, "basata su decisioni giudiziarie, osservando attentamente le opinioni pubbliche e i dibattiti in seno alla Dieta.

Il comitato, un organismo composto da esperti indipendenti, monitora periodicamente l’attuazione della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne da parte di ciascun Paese firmatario, compreso il Giappone, che l’ha firmata e ratificata nel 1985.