Uno studio giapponese mira a ridurre il rischio di malattie nei bambini con basso peso alla nascita
Un recente studio condotto da un team giapponese potrebbe aprire la strada allo sviluppo di trattamenti per ridurre problemi di salute come i problemi renali nei bambini con basso peso alla nascita, lavorando allo stesso tempo per interrompere il ciclo intergenerazionale delle malattie associate.
Questa ricerca arriva mentre in Giappone nascono un numero crescente di bambini di peso inferiore a 2 grammi, il che li espone a un rischio più elevato, ma inspiegabile, di sviluppare malattie legate allo stile di vita, come l’ipertensione e il diabete in età adulta.
Nell'ambito della ricerca condotta dall'Università di Tohoku, il team ha sviluppato un metodo per produrre un topo sottopeso alla nascita che ha sviluppato problemi renali e ipertensione con l'invecchiamento, secondo lo studio pubblicato sulla rivista americana iScience l'11 ottobre.
Il team ha inoltre scoperto che quando la topolina con basso peso alla nascita rimane incinta, le sue funzioni epatiche e placentari che promuovono la crescita del feto vengono a mancare. Ma secondo il rapporto, la somministrazione di un farmaco speciale con effetti vasodilatatori a topi gravidi ha contribuito ad aumentare il peso fetale della loro prole e a frenare l’ipertensione più avanti nella vita.
In Giappone, circa il 10% dei bambini nasce con un basso peso alla nascita e, secondo il team, questa cifra è in aumento poiché sempre più donne partoriscono più tardi nella vita.
Emiko Sato, professore associato di farmacia clinica che ha condotto lo studio, ha affermato che "l'impatto dei bambini nati sottopeso potrebbe influenzare anche il loro futuro (della prole)."
"Speriamo che la ricerca ci aiuti a sviluppare trattamenti per interrompere questo ciclo negativo", ha affermato.